il progetto “L’arco e le frecce” prevede il recupero della rete sentieristica locale: la dorsale di connessione costituita dall’AVG tra i parchi, unitamente ai percorsi verticali di collegamento tra città e collina, costituisce una rete di sviluppo di attività turistiche attraverso la valorizzazione dei nuclei storici collinari (Biassa, S.Venerio, Carrozzo, Isola, Sarbia, Strà, Foce, Bersedo, Vignale, Biassa, Campiglia), del sistema delle fortificazioni (Montalbano, Parodi, Parco delle Mura) e dell’edilizia sparsa collinare, che può essere ampliata a funzioni ricettive prevedendo idonee misure di perequazione ambientale (cioè collegando le attività alla manutenzione del territorio); molte delle frecce (17 sulle 212 complessivamente individuate) sono state inserite nella Rete Escursionistica Ligure (L.R. 24/2009) che prevede precise assunzioni di responsabilità nella manutenzione dei percorsi. Nell’ambito dei finanziamenti previsti dal FAS, il Comune della Spezia ha dato avvio, come capofila, ad un progetto condiviso di recupero e riqualificazione del sentiero dell’Alta Via del Golfo (AVG) che collega il territorio del Parco di Montemarcello-Magra con quello delle Cinque Terre e di Portovenere, presentando alla Regione Liguria una proposta comune con il Parco di Montemarcello-Magra, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Parco Regionale di Portovenere, enti con i quali è stato formalizato un Protocollo di Intesa.
Il percorso dell’AVG ha un rilevante significato strategico: è infatti una dorsale che connette sistemi ambientali e paesistici altamente qualificati e individuati come aree protette regionali e nazionali passando attraverso territori di transizione (come le colline della Spezia) che, pur non avendo lo statuto giuridico-istituzionale di aree parco, sono vincolati sotto il profilo paesistico e rivestono comunque un elevato valore come paesaggi culturali e come sistemi ambientali integrati con le aree protette. Il recupero della continuità della percorribilità pedonale riveste pertanto in un’ottica di sviluppo sostenibile un significato molteplice:
Con i finanziamenti PAR FAS è stato possibile riaprire e riabilitare la continuità del percorso che, rimanendo pressoché alla stessa quota altimetrica, connette il territorio della Val di magra con le Cinque Terre intercettando i principali nuclei storici della nostra collina, facendoli diventare altrettanti capisaldi di una potenziale rete di fruizione escursionistica e turistica unitaria. I finanziamenti saranno utilizzati in particolare per riaprire e consolidare il percorso, oggi praticamente impraticabile, detto del “Redemè”, che unisce il Vignale con Biassa. In questo modo, dal territorio di Vezzano Ligure attraverso Montalbano e la Foce è possibile raggiungere Biassa rimanendo sulla mezzacosta e raggiungere, da qui, le Cinque Terre. Altri interventi di ripristino della percorribilità hanno riguardato il tratto storico dell’AVG nella parte tra Sarbia e la Foce, nei punti in cui è stato abbandonato perché bypassato dalla strada dei Colli (via Montalbano). E, ancora, a Levante, nel tratto che collega, attraverso la sella del Termo, con il territorio del Parco di Montemarcello Magra. Gli interventi hanno previsto il consolidamento di tratti di versanti franati, la liberazione dalla vegetazione invasiva e dalle terre di ruscellamento dei tracciati, la ricostruzione di muri in pietra crollati. Inoltre verrà proposto un progetto di segnaletica e cartellonistica unificato, esteso a tutto il territorio, inclusi i punti, molto importanti, di attacco dei sentieri che risalgono dai quartieri cittadini verso l’Alta Via. Infine sono state proposte – nell’ambito del progetto ed in vista di futuri stanziamenti di risorse - alcune sistemazioni di piccole zone di sosta distribuite sul territorio, con la collocazione di panche in pietra che riprendono, per alcuni aspetti, quelle tradizionalmente presenti nei nuclei collinari. Questo primo intervento è inteso ad inaugurare un percorso collaborativo con gli enti Parco per dare avvio, nel futuro, ad un processo di sviluppo sostenibile della collina potenziando l’offerta escursionistica e ricettiva, anche alla luce dell’accordo di programma siglato nel 2016 per la condivisione del Piano di Gestione del Sito Unesco “Cinque Terre – Portovenere” e della relativa area tampone che coinvolge ampia parte del nostro territorio collinare.