Avviso Fondo per il contrasto al consumo del suolo
Facendo seguito decreto ministeriale Ambiente n. 2 del 2 gennaio 2025, che assegna alla Regione Liguria l'importo di 3.930.180 euro a valere sugli esercizi finanziari 2025, 2026 e 2027, finalizzato all’esecuzione di interventi di rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano, con decreto del direttore generale n. 5095 dell'8 luglio 2025 Regione Liguria ha approvato le modalità di presentazione delle manifestazioni di interesse da parte degli enti locali. Ciascun soggetto proponente potrà presentare proposta di ammissibilità a finanziamento per un solo intervento.
Gli interventi devono essere individuati e delimitati rispetto al perimetro urbano
, inteso come “il perimetro dell’area urbana ad oggi costruita, che si sviluppa internamente al perimetro dell’area urbana prevista nello strumento urbanistico vigente”.
In relazione all’ubicazione, l’intervento può essere definito come:
- “centrale al perimetro urbano” - più vicino al centro città rispetto al perimetro;
- “marginale interno” - più vicino al perimetro rispetto al centro città;
- “marginale esterno al perimetro urbano” - prossimo al perimetro urbano entro 1 km all’esterno;
- “molto esterno al perimetro urbano” - oltre 1 km all’esterno del perimetro urbano.
Gli interventi dovranno riguardare i seguenti ambiti:
- Suoli degradati in ambito urbano e periurbano, ovvero aree situate all’interno del perimetro urbano o marginalmente esterno ad esso che presentano i caratteri di completo degrado essenzialmente attribuibili alla totale impermeabilizzazione, copertura con materiale artificiale, compattazione, erosione, perdita della fertilità;
- Suoli in via di degrado in ambito urbano e periurbano, ovvero aree situate all’interno del perimetro urbano o marginalmente esterno ad esso che presentano i caratteri di locale degrado essenzialmente attribuibili alla parziale compattazione, erosione, copertura con materiale artificiale, salinizzazione e contaminazione, riduzione della fertilità, desertificazione.
Le tipologie di opere di rinaturalizzazione dei suoli sono, in generale, quelle attinenti ai lavori di ingegneria naturalistica e, in particolare, all'elenco di lavorazioni primarie e secondarie, esemplificativo e non esaustivo riportato al paragrafo 9 dell'allegato 1 al decreto.
Alla data di presentazione della proposta, gli interventi di rinaturalizzazione devono insistere su siti di proprietà pubblica, ovvero acquisiti al demanio pubblico e privi di ogni vincolo territoriale o urbanistico ostativo alla realizzazione dell’intervento.
Le proposte di intervento dovranno riguardare “Aree pubbliche” che risultano con “suolo consumato” in modo “permanente” (associabile, per esempio, al suolo degradato) o in modo “reversibile” (associabile, per esempio, al suolo in via di degrado).
La progettazione dell’intervento deve prevedere la destinazione ad “area verde ad uso pubblico” e l’imposizione di un vincolo di inedificabilità, che deve risultare come prescrizione negli atti di approvazione della progettazione dell’intervento. A tal scopo le aree oggetto dell’intervento finanziato dovranno essere sottoposte a vincolo di “area verde inedificabile” negli strumenti urbanistici, impegno da formalizzarsi mediante delibera consiliare del Comune interessato, nel rispetto della disciplina urbanistica regionale vigente.
Il finanziamento potrà essere erogato esclusivamente a seguito della produzione del suddetto provvedimento.
Gli interventi devono essere identificati con il Codice Unico di Progetto (CUP), preventivamente acquisito.
Le proposte devono essere corredate dalla seguente documentazione:
- corografia e mappa di dettaglio del sito di intervento;
- certificazione urbanistica e inquadramento urbanistico ante e post operam;
- relazione sintetica sullo stato di degrado del suolo e cause, con idonea documentazione fotografica sullo stato di consumo di suolo attuale;
- relazione sintetica delle modalità di intervento con definizione sommaria delle opere e lavorazioni previste;
- relazione sintetica degli obiettivi previsti con la realizzazione dell’intervento;
- relazione sintetica delle indicazioni di manutenzione e gestione dell’intervento;
- relazione sintetica sulle eventuali azioni non strutturali di carattere gestionale del sito di intervento;
- cronoprogramma tecnico-finanziario;
- elenco dei costi delle opere, delle lavorazioni e delle eventuali opere accessorie;
- quadro economico;
- tabella compilata con gli elementi informativi di sintesi
L’entità del contributo sarà decisa dal MASE, fino alla concorrenza delle risorse assegnate a Regione Liguria, per ogni annualità, nella fase della graduatoria redatta come indicato nel paragrafo 7 dell'allegato 1 al decreto. La presenza di un cofinanziamento costituirà elemento di valutazione. Si veda paragrafo 17 per i parametri di punteggio (tra cui compatibilità con piano bacino, ubicazione ed estensione intervento ecc).
La presentazione delle proposte dovrà essere formulata via PEC al seguente indirizzo: protocollo@pec.regione.liguria.it dalle ore 00,00 del 9 luglio 2025 alle ore 12,00 del 4 ottobre 2025(termine prorogato con Decreto Direttore Generale 5485 del 23/07/2025) riportando come causale “Proposte di intervento Fondo per il consumo di suolo”, da recapitare alla Direzione Generale politiche abitative, territorio e demanio costiero, Ing. Alessandro Croce.
Per la consultazione del decreto si rimanda alla pagina: