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LA SCENA INCLUSA
FESTIVAL DI TEATRO E DISABILITÀ
prima edizione
Teatro, danza, radio e installazioni, si intrecciano nel festival La Scena Inclusa, alla sua prima edizione, a Spezia da venerdì 28 novembre a sabato 6 dicembre 2025, curato da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione (partner della rete Europe Beyond Access Italia 2024–2027), e promosso e patrocinato dal Comune della Spezia, realizzato con il contributo di Fondazione Carispezia (nell’ambito del bando "Cultura plurale, sostenibile e inclusiva") e grazie al Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Liguria, Fondazione Compagnia di San Paolo, Il D!alma - Cantiere Creativo Urbano, in partnership con Fondazione Aut Aut, Is.For.Coop, Agapò, Consorzio Cometa, Associazione Rasoterra, Asl5, C.d.R Servizi Sociosanitari del Comune della Spezia.
Un nuovo e speciale progetto per mettere in dialogo differenti abilità, linguaggi artistici ed esperienze, che nasce da anni di lavoro sul campo con adolescenti, scuole, artisti e famiglie, e che coinvolgerà quest’anno Teatro La Ribalta / Kunst der Vielfalt, tra le realtà più significative in Europa per il teatro inclusivo.
In scena, al Dialma e al Teatro Civico, spettacoli e prime creazioni nate da laboratori condotti durante l’anno, installazioni che danno voce a genitori e partecipanti, ma anche mostre, masterclass e spazi di approfondimento per declinare differenti linguaggi artistici e per la valorizzazione i singoli talenti, mettendo al centro l’arte come spazio condiviso.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “Con grande orgoglio presentiamo alla Spezia il primo Festival Nazionale di Teatro e Arti Performative dedicato alle persone con disabilità, ovvero “La Scena Inclusa”, che rappresenta un passo importante nel nostro impegno per costruire una città sempre più accessibile e inclusiva. Grazie alla collaborazione con il Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione Gli Scarti ETS e con le numerose associazioni del territorio, daremo vita a un evento che unisce cultura, solidarietà e partecipazione. Il teatro diventa così uno straordinario strumento di integrazione e crescita collettiva, capace di trasformare la diversità in una ricchezza condivisa. Dal 28 novembre al 6 dicembre, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Disabilità del 3 dicembre, La Spezia sarà il palcoscenico di laboratori, spettacoli e incontri che offriranno a tutti la possibilità di esprimersi liberamente, senza barriere. Ancora una volta, la nostra città sceglie di valorizzare ogni talento, senza lasciare indietro nessuno”.
Andrea Cerri, direttore artistico di SCARTI, sottolinea: “Nel solco di importanti e storiche esperienze nazionali come il Teatro La Ribalta o la Compagnia della Fortezza, e di storiche esperienze sul territorio spezzino, la sfida di questo nuovo progetto di Scarti è quella di proporre un vero ribaltamento dell’approccio al cosiddetto “teatro sociale”. Non si tratta più di domandarsi quanto l’arte o il teatro possano generare effetti benefici in ambito sociale o “clinico-sanitario”, ma piuttosto di chiedersi quanto e come le persone e le comunità coinvolte possano contribuire all’apertura di nuove prospettive artistiche e teatrali, alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi mondi, linguaggi ed estetiche: come possano cambiare l’arte e il teatro.
L’obiettivo è mettere al centro la qualità e la forza artistica dei progetti, coinvolgendo con pari dignità, nel processo creativo, performer, attori e artisti con e senza disabilità, e presentando al pubblico spettacolo che abbiano pari forza espressiva e valore artistico (se non superiore) rispetto alle produzioni teatrali tradizionali. Convinti, infine, che solo un’arte alta, viva e rigorosa possa generare trasformazioni reali: nei corpi, nelle comunità, nelle vite delle persone.”
Programma dettagliato
Ad essere inaugurato e visibile per l’intero festival nel foyer del Dialma, sarà l’intima e poetica installazione Avere un figlio, a cura di Enrico Casale, Matteo Di Somma, Alice Santini con la collaborazione di Francesca Lombardi, un’indagine audio-video che vede protagonisti i familiari dei partecipanti ai laboratori SCARTI. Le interviste, accessibili con cuffie, a Francoise Podestà, Lorena Bellano, Paola Fedi, Lucia Del Debbio, Lucia Sanna, Vania Massarin diventano così un “manifesto dei genitori” in 3 capitoli, emotivo e politico: un grido d’amore e rabbia che racconta criticità, frustrazioni e desideri delle famiglie con figli con differenti abilità.
Da non perdere la mostra fotografica Un museo degli esseri, di Jacopo Benassi, allestimento di Alessandro Ratti: per la prima volta saranno esposti gli scatti della sessione fotografica realizzata nel 2015 dal fotografo Jacopo Benassi e dal regista Enrico Casale con i partecipanti del laboratorio teatrale organizzato da SCARTI da cui prese vita lo spettacolo Un museo degli esseri. Oggi quelle immagini - ritratti in bianco e nero che raccontano bellezza, gioia di vivere e relazione - tornano visibili in mostra, accompagnate dai dialoghi tra fotografo e fotografati. Un’occasione per riflettere sul tempo, sulla memoria e sulla forza trasformativa del teatro e delle immagini.
Il 28 novembre alle ore 20.30 da non perdere - in collaborazione con Fuori Luogo 15 l’anteprima nazionale di - Studi Teatrali de La Tempesta del regista Antonio Viganò e Teatro La Ribalta - Kunst der Vielfalt, comunità di danzatori e attori-di-versi che vogliono sviluppare la propria legittima stranezza, stra-ordinari solo nel modo in cui abitano la scena, per fare insieme viaggio nell’isola di Shakespeare, in cui i personaggi per vivere si inventano un mondo tutto loro, dove la finzione è esplicita e i trucchi teatrali esposti allo sguardo dello spettatore. Tutti i personaggi sembra che siano in cerca di una vita diversa da quella che stanno vivendo. Lo spettacolo - che debutterà a Milano nel 2026 in prima nazionale nello storico e prestigioso festival “Da Vicino nessuno è normale” nell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini - è una produzione di Scarti Centro di Produzione e rappresenta anche la prima coproduzione con il festival La Scena Inclusa.
Sabato 29 novembre si terrà dalle 16 alle 18 uno speciale convegno dal titolo “LA MALATTIA CHE CURA IL TEATRO” con Antonio Viganò, Renato Bandoli, Enrico Casale, e gli studiosi Stefano Masotti, Cristina Valenti. A partire dalla presentazione del volume collettivo dall’omonimo titolo, si svilupperà una riflessione sulle possibilità che muovono dall’incontro con l’Altro e con la differenza, osteggiando la dittatura dell’Uguale e del Normale, scardinando regole e prassi consolidate.
A seguire, alle ore 18 e alle ore 20 Annita Conti della Spezia Progetto Danza / La Missione che danza presenta Soli (per 30 spettatori alla volta), un lavoro pensato per corpi unici che attraversano lo spazio e il tempo condividendo un tema comune. In scena, persone adulte che frequentano il centro diurno e residenziale della comunità La Missione, danno forma a un viaggio fatto di energie diverse, visioni personali e modi di agire plurali; rendendo il corpo protagonista assoluto capace di portare con sé la propria storia, sostenere il tempo che scorre, trasmettere emozioni e identità.
Mentre alle ore 21 Laboratorio ConMe (esperienza di teatro d’inclusione portata avanti dall’Associazione RasoTerra nel territorio della Val Di Magra) presenta Un Matrimonio Olimpionico, ispirato al mito di Persefone e Core. Un racconto antico che diventa materia viva, riscritto con corpi e linguaggi nuovi. Attraverso gioco, poesia e ironia, il gruppo esplora trasformazione, scelta e libertà. Un invito a vedere il mito come spazio d’incontro, dove ogni voce trova forma. (In scena Annalisa Fantini, Daria Buratti, Gabriele Battilani, Matilde Carruba, Nicola Buratti, Roberto Bertucci, Rossella Robertazzo, Simone Ricciardi, Walter Ubaldi)
Uno degli eventi clou è quello di domenica 30 novembre alle ore 18 al Teatro Civico Antonio Viganò ed Eleonora Chiocchini / Teatro La Ribalta - Kunst der Vielfalt presentano Lo Specchio della Regina, storia di una Regina stanca di essere “la più bella del reame” e di uno Specchio che rifiuta di ripetere sempre la stessa verità: da questo incontro nasce una nuova visione della fiaba di Biancaneve, fatta di danza, gioco e poesia. Un racconto che svela la bellezza della diversità e il valore del riconoscersi oltre le apparenze. In scena Teatro La Ribalta, comunità di danzatori e attori-di-versi che vogliono sviluppare la propria legittima stranezza, stra-ordinari solo nel modo in cui abitano la scena.
Lunedì 1° dicembre si terrà dalle 10 alle 13 una masterclass con Antonio Viganò. Il fondatore del Teatro La Ribalta – Kunst der Vielfalt offre l’occasione di attraversare la sua pratica teatrale inclusiva, dove il gesto, la presenza e la relazione diventano strumenti di creazione. Un’esperienza formativa e aperta, per condividere visioni, metodi e poetiche di uno dei maestri del teatro italiano che ha saputo intrecciare arte, diversità e comunità.
Martedì 2 dicembre (in replica mercoledì 3 dicembre) alle ore 20 si terrà Tu chiamale se vuoi emozioni, spettacolo di Annita Conti e Frida Vannini - La Spezia Progetto Danza / Progetto Accanto Revolution, spettacolo che nasce grazie al supporto del Progetto Accanto Revolution Cod. Arsp23-1133-DML-Prosec2/2/1, Finanziato sulla priorità 3 dell'asse inclusione sociale-con risorse del PR FSE+ Regione Liguria 2021-2027 e che coinvolge allieve della scuola e ragazze e ragazzi con differenti abilità delle scuole superiori del territorio. La performance, ispirata alle emozioni che attraversano la nostra quotidianità, intreccia gestualità danzate in uno spazio condiviso, dove il pubblico è parte del movimento. (In scena Tima Melucci, Michael Marangoni, Mattias d’Emmanuelli, Emma Rocchi, Aurora Lercari, Azzurra Zedda, Giovanni Zanetti, Francesca Cariola, Eugenia Buschini, Carolina Pinto, Elena Vinciguerra, Irene Marcelli, Eleonora Giusti, Ada Vicini, Matilde Desiderà)
Martedì 2 dicembre (in replica mercoledì 3 dicembre) alle ore 21 si terrà il primo studio di Condizioni di interno di Simone Benelli e Damiano Grondona, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, frutto del laboratorio teatrale con adolescenti del territorio con differenti abilità, pensato come primo approccio alla scena. Lo spettacolo finale riflette sul tema dell’abitare e sull’interiorità, a partire da tre elementi scenici: una sedia, una finestra, uno spazio vuoto. Ispirandosi alla pittura di René Magritte, i partecipanti hanno esplorato le relazioni tra corpo, ambiente e sguardo, dando forma a visioni che raccontano le molteplici modalità dell’essere e del mostrarsi attraverso linguaggi teatrali e visivi. (Arianna Agotani, Chiara Anselmo, Tommaso Cagnoli, Marco Cardinali, Elena Fontana, Tommaso Galli, Aurora Loffredo, Michael Marangone, Danilo Mezzani, Zoe Emely Montilla, Ginevra Orlando, Michele Pasini, Marco Rodi, Alessandra Rossellini, Federica Vilardi).
Giovedì 4 e venerdì 5 dicembre da non perdere lo speciale progetto VITE STRA-ORDINARIE, quasi una una mostra diffusa in cui il pubblico è invitato a muoversi tra gli spazi del Dialma seguendo un percorso che intreccia biografie, emozioni e memorie. Ogni ora, a partire dalle 19, si alternano presentazioni delle opere in rotazione (ingresso valido per l’intero percorso con biglietto cumulativo giornaliero intero 8€; ridotto under30, under19 e persone disabili - gratuito per gli accompagnatori - 5€)
Dalle 19 (ogni ora) sarà visibile Vivente, perfomance a cura di Enrico Casale e Matteo Di Somma / SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, un’installazione vivente da attraversare, guardare, ascoltare, come un presepe contemporaneo e imperfetto che ribalta i codici della rappresentazione religiosa per celebrare il sacro che abita ogni corpo e ogni differenza. In scena, persone con differenti abilità, incarnano i ruoli del presepe con gesti, parole e visioni personali. Ogni figura si carica di senso nuovo, oltre l’iconografia: un rituale laico e poetico che trasforma l’immaginario collettivo in uno spazio di accoglienza, riflessione e meraviglia. I costumi sono stati creati da Tiziana Ferdani con un gruppo di madri di ragazzi e ragazze che hanno frequentato i laboratori di SCARTI, Lucia Sanna, Paola Fedi, Maria Giovanna Nevoli, Lucia Del Debbio, Ariella Bettalli, Alessia Scalone, Lorena Bellano, Alessandra Moretti, Adriana Guido, Vania Massarin, Anna Capalbo, Greta Del Vigo. In scena Alessandra Moretti, Riccardo Podestà, Federico Barichello, Lorenzo Bonati, Greta Del Vigo, Michele Fedi, Stefano Guido, Matteo Morelli, Francesco Nieri, Jessica Pini, Alessia Scalone, Maria Elena Rolla, Gianmarco Faconti, Riccardo Ferraro, Alessia Alina, Roberto Saluzzo, Danilo Rocchi.
Si continua con Futuro spettacolo parlando della mia vita, di e con Andrea Burgalassi (in scena con Massimo Longaretti), storico attore/autore dei laboratori SCARTI, un monologo esplosivo che racconta con ironia e sincerità la propria storia. Appuntamenti mancati, sesso, genitori, riflessioni profonde e ironiche si intrecciano in un flusso vitale fatto di immagini, desideri e sogni. Un racconto libero, sfacciato e dolce, che rivendica con forza il diritto a essere protagonisti della propria narrazione, contro ogni stereotipo. Una confessione scenica che è anche un atto d’amore per il teatro. (Guida scenica Enrico Casale, Matteo Di Somma, Renato Bandoli, Maria Giovanna Nevoli).
Il festival si chiude sabato 6 dicembre con uno speciale laboratorio di podcast, dalle 15 alle 18 a cura di Radio Rogna dal titolo MYTHINERANTI – I miti greci in podcast, aperto a un massimo di 20 partecipanti, accessibile a tutte e tutti anche senza esperienza pregressa. Un laboratorio inclusivo e pratico per dare voce ai miti greci…dentro un furgone! FurgoMytho, studio radiofonico mobile di comunità, arriva al festival per trasformarsi in un luogo di creatività, suoni e storie da registrare insieme. I partecipanti esploreranno personaggi e racconti dell’antica Grecia, daranno vita a un podcast collettivo con voci, rumori e musica. Seguirà una speciale festa dalle ore 18.30 curata da Radio Rogna e SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione.
Il festival vedrà la presenza il 28 novembre, 30 novembre e 1° dicembre dalle 15 in poi della DIRETTA LIVE di RADIO ROGNA, con Interviste, musica e approfondimenti dal Festival! In presenza al Dialma e al Civico nei rispettivi giorni di spettacolo e contemporaneamente in diretta su www.radiorogna.it
BIGLIETTI
Studi teatrali de La Tempesta
intero 16€
ridotto (under30) 12€
Scarti e altre convenzioni 10€
studenti under19 5€
Soli
biglietto unico 5€
Un matrimonio olimpico
intero 8€
ridotto under30, under19 e persone disabili (gratuito per gli accompagnatori) 5€
Lo Specchio della Regina
intero 12€
ridotto under30 10€
ridotto under19 e persone disabili (gratuito per gli accompagnatori) 5€
Condizioni di interno
intero 8€
ridotto under30, under19 e persone disabili (gratuito per gli accompagnatori) 5€
Vite stra-ordinarie (eventi del 4 e 5 dicembre)
biglietto cumulativo giornaliero
intero 8€
ridotto under30, under19 e persone disabili (gratuito per gli accompagnatori) 5€
Eventi gratuiti ad ingresso libero:
Dirette Radio Rogna, laboratorio MYTHINERANTI e festa finale; Installazione Avere un figlio; Mostra Un museo degli esseri; Masterclass con Antonio Viganò; Convegno La malattia che cura il teatro; Spettacolo Tu chiamale se vuoi emozioni.
INFO DI BIGLIETTERIA
Teatro degli Impavidi – Via Mazzini, Sarzana
Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 9.30–13.00
Giovedì anche: 16.00–19.00
Martedì e domenica: chiuso
346 4026006 (anche WhatsApp)
teatroimpavidi@associazionescarti.it
Il Dialma – Cantiere Creativo Urbano – Via Monteverdi 117, La Spezia
Aperto in presenza due ore prima di ogni spettacolo
Contatti attivi lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: 9.30–13.00
Giovedì anche: 16.00–19.00
Martedì e domenica: chiuso
333 2489192 (anche WhatsApp)
biglietteria@fuoriluogoteatro.it
Teatro Civico – Piazza Mentana, La Spezia
(per Lo Specchio della Regina di Antonio Viganò e Eleonora Chiocchini – Teatro La Ribalta)
Lunedì–sabato: 9.00–12.30
Mercoledì anche: 16.00–19.00
0187 727521
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Ultimo aggiornamento: 11-11-2025, 08:29
