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La Spezia, 22 agosto 2025 – Un cartellone di classici intramontabili e nuove produzioni, con un occhio di riguardo alla qualità e alla varietà dell’offerta culturale, a garanzia di una programmazione che sia realizzazione di un grande sogno a disposizione di tutti.

“La sostanza dei sogni” è il filo conduttore della nuova Stagione di Prosa 2025-26 al Teatro Civico della Spezia. A presentarla stamane in conferenza stampa il Sindaco Pierluigi Peracchini e il direttore artistico del Teatro Alessandro Maggi.

Tanti i nomi di spicco in scena: Serra Yilmaz, Edoardo Purgatori, Filippo Contri, Malika Ayane, Francesco Pannofino, Cesare Bocci, Vittoria Belvedere, Luca Bizzarri, Massimo Popolizio, Nando Paone, Giacinto Palmarini, Filippo Dini, Giuliana De Sio, Maddalena Crippa, Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Neri Marcorè.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “La sostanza dei sogni è il fil rouge che caratterizza il nuovo cartellone della Stagione di Prosa in abbonamento 2025/2026: una tematica che siamo felici di poter rappresentare con una programmazione ricca di spettacoli e con i più importanti nomi della scena internazionale, tra registi, attori e protagonisti del mondo dello spettacolo. I sogni appartengono a ciascuno di noi: uomini, donne, bambini e bambine. Sono ciò che dà forma al mondo, i desideri che diventano obiettivi, la spinta capace di cambiare la vita. Se questa Amministrazione non avesse saputo sognare, non avremmo raggiunto tanti traguardi: dalle milioni di presenze alla Spezia nell’ambito turistico, all’arrivo della nostra città tra le finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027, dal rinnovamento e rilancio dei nostri musei, dal Lia al Camec, fino al Museo Etnografico, al recupero dei forti storici, oggi restituiti come patrimonio alla città e il restyling completo dello Stadio Alberto Picco. E ancora: non potremmo accogliere questa nuova stagione in un Teatro Civico completamente rinnovato e più accogliente che mai. Perché è proprio dai sogni che nasce il futuro, ed è grazie ai sogni che La Spezia continua a crescere”.

“Il Teatro Civico della Spezia presenta con entusiasmo una stagione sorprendente, con grandi titoli e grandi interpreti che accompagneranno il pubblico in un viaggio assolutamente da non perdere, ricco di emozioni e di nuove storie, per prendere parte ad un’avventura che non vediamo l’ora di condividere con gli spettatori – sottolinea Alessandro Maggi - La nuova stagione teatrale rappresenta sempre un momento molto atteso e il nostro principale desiderio è quello di continuare ad essere un punto di riferimento per gli assidui appassionati e di incuriosire sempre di più chi si avvicina per la prima volta. Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, diceva William Shakespeare: mi auguro davvero che il pubblico del Teatro Civico possa sognare insieme a noi ed esplorare senza limiti mondi straordinari, immergendosi in quell’universo così fertile per la creatività e l'immaginazione che è il Teatro”.

STAGIONE DI PROSA IN ABBONAMENTO 2025-26

Ven 14, sab 15 novembre 2025

ore 20.45

MAGNIFICA PRESENZA

uno spettacolo di

FERZAN OZPETEK

con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino,

Erik Tonelli

e con Toni Fornari, Luciano Scarpa

Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella

produzione

Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo

in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana

Ferzan Ozpetek, regista tra i più amati del nostro cinema, prosegue il percorso inaugurato con Mine vaganti e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi: saranno loro i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.

Lo spettacolo racconta la storia di Pietro, un ragazzo catanese con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma. La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia. Compatito dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Mer 3 dicembre 2025

ore 20.45

BROKEBACK MOUNTAIN

a play with music

di Ashley Robinson

musiche Dan Gillespie Sells

dal racconto di Annie Proulx

con Edoardo Purgatori e Filippo Contri

e con Malika Ayane

e live band

regia e versione italiana Giancarlo Nicoletti

produzione Teatro Carcano, Altra Scena, Accademia Perduta Romagna Teatri, GF Entertainment

Wyoming, 1963: un’America rurale di estrema povertà fatta di piccoli villaggi e popolata da sparute comunità retrograde. Quando i diciannovenni Ennis e Jack accettano un lavoro da pastori su una montagna isolata, le loro certezze di vita cambieranno per sempre, segnando le loro vite con un amore irrefrenabile e nascosto lungo vent’anni.

Un’indimenticabile storia di amore, lotta e accettazione. Per la prima volta in Italia, e dopo il successo londinese, Brokeback Mountain - basato sul racconto di Annie Proulx - e a vent’anni dal pluripremiato film omonimo - si trasforma in una sontuosa produzione teatrale con musiche dal vivo.

Una “play with music” intima e spettacolare in cui i brani originali di Dan Gillespie Sells, interpretati da Malika Ayane e una live band, si intrecciano in modo indissolubile alla storia, tracciando paesaggi sconfinati e dando voce al tumultuoso mondo interiore dei due protagonisti.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 25 – ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 12

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 20 – ridotto € 17 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 12 – ridotto € 10 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Giov 18, ven 19 dicembre 2025

ore 20.45

ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI

di TOM STOPPARD

con Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli

e con

Andrea Pannofino e Chiara Mascalzoni

regia Alberto Rizzi

produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo diretta da Pierfrancesco Favino

in collaborazione con Ippogrifo Produzioni e Comune di Verona-Estate Teatrale

Veronese ETV

In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di United Agents Ltd

Tom Stoppard, Rosencrantz e Guildenstern sono morti, traduzione di Lia Cuttitta, pubblicato in Italia da Sellerio editore

Da oltre 60 anni Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard viene rappresentato in tutto il mondo ed è diventato, dunque, un classico amato e apprezzato del teatro contemporaneo.

In questo nuovo allestimento della commedia l’umorismo inglese di Stoppard si mescola alla tradizione comica della Commedia dell’Arte, per creare uno spettacolo che esplora la profonda riflessione esistenzialista/filosofica del testo originale, esaltandone la potenza comica ed emotiva che caratterizza la pièce.

Il testo è un Amleto rivisitato, spiato dal buco della serratura attraverso lo sguardo colmo di dabbenaggine dei due protagonisti Rosencrantz e Guildenstern che, quando guardano l’intera vicenda del principe danese, ne colgono soltanto i tratti surreali e farseschi.

Stoppard, del resto, è noto al grande pubblico per aver scritto la sceneggiatura di Shakespeare in love dove si intrufolava nel dietro le quinte di Romeo e Giulietta, mentre con questo spettacolo si butta a capofitto nel backstage dell’Amleto. Prende, infatti, due personaggi secondari del testo di Shakespeare, e ne fa i protagonisti di una commedia dai toni bizzarri.

In scena una coppia di grandi attori - Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli, rispettivamente nei panni di Rosencrantz e Guildenstern - diventa un duo di maschere tragicomiche, accompagnata da Paolo Sassanelli nel ruolo del Capocomico.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Ven 9, sab 10 gennaio 2026

ore 20.45

INDOVINA CHI VIENE A CENA

con Cesare Bocci e Vittoria Belvedere

e con Mario Scaletta, Federico Roque, Elvira Camarrone, Ira Fronten,

Thilina Pietro Feminò, Fatima Romina Alì

di William Arthur Rose

adattamento di Mario Scaletta

regia Guglielmo Ferro

produzione ACAST e QUIRINO Srl

organizzazione generale Tania Corsaro

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 25 – ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 12

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 20 – ridotto € 17 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 12 – ridotto € 10 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Guglielmo Ferro riporta in scena la stupenda commedia che fu interpretata (al cinema) dai due mostri sacri Katharine Hepburn e Spencer Tracy. Il tema, quello di un matrimonio misto, allora fece scalpore nell’America di fine anni ’60, ma oggi è più che mai di attualità in una società sempre più multietnica.

Il soggetto di William Arthur Rose ha quasi mezzo secolo, ma anche grazie all’adattamento di Mario Scaletta si presenta come un testo fresco e attualissimo.

“Quando mi hanno proposto questo lavoro ne sono subito stato entusiasta – ha detto Guglielmo Ferro. - Si tratta di un testo brillante, che però trasmette un messaggio a forte connotazione sociale.

L’adattamento di Scaletta ha inoltre sfrondato tutta una parte strettamente legata agli anni ’60, per farne un testo estremamente attuale, anche nel linguaggio più crudo e diretto. Si parla dunque di differenze e di comprensione, termine, quest’ultimo, che preferiamo a quello più restrittivo di tolleranza”.

Sab 17 gennaio 2026

ore 20.45

IL MEDICO DEI MAIALI

scritto e diretto da Davide Sacco

con Luca Bizzarri e Francesco Montanari

produzione Ente Teatro Cronaca

LVF – Teatro Manini di Narni

Testo vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2.0 2022

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Cosa succede quando muore un re? E non un re qualsiasi, ma il re d’Inghilterra.

Cosa succede in quei pochi momenti in cui la monarchia si mostra fragile, il popolo aspetta e il tempo corre, come in pericolo? Cosa succede se il re non è veramente morto d’infarto, ma è stato assassinato?

E cosa succede se il Principe ereditario è solo un ragazzotto arrogante e presuntuoso, del tutto impreparato alle responsabilità che lo attendono? In questa crisi, l’unico che sembra avere certezze è un veterinario, il medico dei maiali, che si ritrova per caso in questa vicenda e tenta di cogliere un’opportunità.

Ma il caso non esiste e la vita si mostra sempre più beffarda, violenta e crudele di quanto si potrebbe immaginare. E il tavolo da gioco si allarga a dismisura, inghiottendo uomini e donne, passato e futuro. Chi ha il potere resta al potere, ma i servi non vogliono più essere servi.

Quando le certezze cadono, quando muoiono i padri e crollano le torri, l’essere umano si mostra sempre per quello che è: una bestia, una bestia pronta a essere un uomo.

Mar 27, mer 28 gennaio 2026

ore 20.45

RITORNO A CASA

di Harold Pinter

traduzione di Alessandra Serra

con Massimo Popolizio

e con Christian La Rosa, Gaja Masciale,

Paolo Musio, Alberto Onofrietti, Eros Pascale

regia Massimo Popolizio

produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma - Teatro Nazionale,

Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

in collaborazione con

AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano

Massimo Popolizio, maestro di sapienza e abilità scenica, dallo sguardo sempre rivolto alla tradizione del nuovo, dirige e interpreta in prima nazionale il celebre capolavoro di Harold Pinter che, a sessant’anni dalla sua prima rappresentazione, mantiene intatta la sua forza nell’esplorare le dinamiche familiari distorte, il potere, la violenza e la disgregazione dei rapporti.

Ambientato in una claustrofobica casa alla periferia di Londra, lo spettacolo ritrae un vero e proprio “Gruppo di famiglia in un interno”, dove si innesca una spirale di tensioni e desideri repressi. In questo soffocante contesto casalingo, la cui solitudine è spezzata solo da continue liti familiari, ritroviamo il padre Max (Massimo Popolizio), ex macellaio e frequentatore di ippodromi, con i suoi figli Lenny (Christian La Rosa), un trentenne ex “pappa” che si vanta di avventure erotiche violente con tendenze mitomani, e Joey (Alberto Onofrietti), il fratello più giovane aspirante puglie professionista ma il più fragile della famiglia; insieme a loro convive lo zio Sam (Paolo Musio), che guida un taxi non suo e vive a spese del fratello Max, subendone i continui rimproveri.

Ciò che accadrà ribalterà l’equilibrio già precario di quella famiglia. Il cinismo, la cattiveria, l’humor di Pinter raggiungono la massima espressione in questa opera dalla struttura quasi cinematografica.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 20 – ridotto € 17 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 15 – ridotto € 13 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 10 – ridotto € 8- Membri associazioni Teatro amatoriale: € 5

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Ven 6, sab 7 febbraio 2026

ore 20.45

LA PANNE

di Friedrich Dürrenmat

traduzione Eugenio Bernardi

adattamento e regia Alessandro Maggi

con Nando Paone, Giacinto Palmarini, Piergiorgio Fasolo, Augusto Masiello, Vittorio Ciorcalo, Gemma Lapi

produzione Teatro Civico della Spezia, Scarti Centro di Produzione Teatrale D’Innovazione, Teatro di Bari - Tric, Stefano Francioni Produzioni

Composto da Dürrenmatt nel 1956 e adattato per un radiodramma nel 1961, La panne affronta un tema capitale, quello della verità.

Un agente di commercio, Alfredo Traps, ha l’auto in panne e trova rifugio per la notte nella villa di un ricco giudice in pensione. Ogni sera, il giudice ospita altri amici pensionati, con i quali, per passatempo, organizza processi fittizi a personaggi storici o a malcapitati di passaggio nella sua villa. Per finire in giudizio, non è necessario aver commesso un crimine – o perlomeno averne coscienza: nel gioco raffinatissimo dei vecchi pensionati l’accertamento della colpevolezza può prescindere dall’accertamento dei fatti.

È quello che accade al povero Traps, che nel corso di una cena luculliana si trova improvvisamente accusato di un omicidio che non sapeva di aver commesso, o meglio, che era certo di non avere commesso. L’abilità del pubblico ministero, però, si insinua nel racconto di Traps, lo deforma e lo forza quasi impercettibilmente, finché il povero agente di commercio si ritrova a confessare un delitto che non ha commesso.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 20 – ridotto € 17 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 15 – ridotto € 13 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 10 – ridotto € 8- Membri associazioni Teatro amatoriale: € 5

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Mar 17, mer 18 febbraio 2026

ore 20.45

IL GABBIANO

di Anton Čechov

traduzione Danilo Macrì

regia Filippo Dini

con (in o.a.) Virginia Campolucci, Enrica Cortese, Giuliana De Sio, Gennaro Di Biase, Filippo Dini, Giovanni Drago, Jurij Ferrini, Angelica Leo, Fulvio Pepe, Edoardo Sorgente

regia della scena “lo spettacolo di Kostja” Leonardo Manzan

dramaturg e aiuto regia Carlo Orlando

produzione TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

La storia de Il gabbiano è molto nota: un gruppo di persone, di diverse età e collegate tra loro da vincoli di parentela e non, si riuniscono casualmente in una casa di campagna in riva a un lago e qui dibattono per tre atti, nel tentativo di fuggire al grigiore del loro destino. Fra le diverse storie che si intersecano nella pièce, emerge con prepotenza, la vicenda di un giovane ragazzo che desidera risollevarsi da quel grigiore, attraverso l’arte della scrittura, sostenuto e infiammato dall’amore per una sua coetanea, che sogna di diventare un’attrice, e fomentato dal tentativo di opporsi con veemenza e passione alla madre, una famosa attrice, fidanzata con un importante scrittore assai più giovane di lei.

L’immortalità di questo testo e la sua bruciante contemporaneità sta proprio nella descrizione di una “umanità alla fine”, una società sull’orlo del baratro, in cui si avverte l’arrivo di un’apocalisse che di lì a poco spazzerà via tutto il mondo per come lo abbiamo conosciuto fino a quel momento. Le somiglianze con la nostra epoca sono straordinarie e sconfortanti, come se il nostro autore ci guardasse da lontano con quel sorriso e quell’ironia che gli sono certamente congeniali, nell’attesa che anche la nostra società, il nostro mondo, il nostro folle modo di condurre le nostre esistenze, arrivino all’esplosione.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Giov 12 marzo 2026

ore 20.45

UN SOGNO A ISTANBUL

ballata per tre uomini e una donna

di Alberto Bassetti

tratta da “La cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz, Ed. Feltrinelli

con Maddalena Crippa,

Maximilian Nisi, Mario Incudine, Adriano Giraldi

regia di Alessio Pizzech

produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste/Arca Azzurra

Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša, e del loro amore.

Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarević, "occhio tartaro e femori lunghi", austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei.

Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava La gialla cotogna di Istanbul, la canzone d’amore che Maša gli ha cantato.

Dal best seller di Paolo Rumiz La cotogna di Istanbul, Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, "avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco".

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 20 – ridotto € 17 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 15 – ridotto € 13 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 10 – ridotto € 8- Membri associazioni Teatro amatoriale: € 5

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Lun 23 marzo 2026

ore 20.45

VICINI DI CASA

dalla commedia “Sentimental” di Cesc Gay

traduzione e adattamento Pino Tierno

con Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai, Alberto Giusta

regia Antonio Zavatteri

co-produzione CMC/Nidodiragno, Cardellino srl, Teatro Stabile di Verona

in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Anna e Giulio stanno insieme da molti anni. Hanno un lavoro, una bambina, qualche interesse e molte frustrazioni.

Lui avrebbe voluto fare il musicista ma si è dovuto accontentare dell’insegnamento e si rifugia in terrazza a guardare le stelle. Lei avrebbe voluto un altro figlio ma ha dovuto accettare la resistenza di lui e cerca conforto nei manuali di auto aiuto.

Una coppia come tante, al confine fra amore e abitudine, in equilibrio precario. Ma pur sempre in equilibrio. A scardinare questa apparente stabilità ci pensano Laura e Toni, i vicini di casa, che, invitati per un aperitivo, irrompono nel loro appartamento e nella loro vita.

Forte del successo riscosso in due fortunate stagioni, torna Vicini di casa, adattamento della pièce Los vecinos de arriba di Cesc Gay. Una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo.

In scena, affiancati dai talentuosissimi Alessandra Acciai e Alberto Giusta, due fra gli interpreti più versatili e sensibili della scena non soltanto teatrale italiana: Amanda Sandrelli e Gigio Alberti. Un quartetto affiatato e irresistibile, che invita lo spettatore a riflettere su pregiudizi e tabù

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 25 – ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 12

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 20 – ridotto € 17 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 12 – ridotto € 10 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Lun 30, mar 31 marzo 2026

ore 20.45

L’EMPIREO

(The Welkin)

di Lucy Kirkwood

traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi

dramaturg Monica Capuani

regia Serena Sinigaglia

con (in o.a.) Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan

consulenza allo spazio scenico Maria Spazzi

produzione Teatro Carcano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC - Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli

L’Empireo (The Welkin), della pluripremiata drammaturga britannica Lucy Kirkwood, è uno spettacolo diretto da Serena Sinigaglia per riflettere sulle tematiche di genere senza retorica grazie a un testo militante, avvincente e divertente.

” (..) è un testo estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo”. Monica Capuani

Un happening militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione che ringrazio fin da ora infinitamente, per viaggiare dentro la scrittura della Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle 12 matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.” Serena Sinigaglia

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 20 – ridotto € 17 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 15 – ridotto € 13 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 10 – ridotto € 8- Membri associazioni Teatro amatoriale: € 5

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

Mar 14, mer 15 aprile 2026

ore 20.45

GABER – MI FA MALE IL MONDO

con Neri Marcorè

da Giorgio Gaber e Sandro Luporini

drammaturgia e regia Giorgio Gallione

arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri

pianisti (o.a.) Eugenia Canale, Lorenzo Fiorentini, Eleonora Lana, Francesco Negri

produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro della Toscana - Teatro Nazionale

in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber e Centro Servizi Culturali Santa Chiara

Neri Marcorè, assieme al regista e drammaturgo Giorgio Gallione, ha molto frequentato i materiali gaberiani. Questo ritorno (la prima esperienza risale al 2007) è una necessità etica e artistica insieme, e una occasione ancora più matura e consapevole per riabbracciare l’opera dell’“uomo dalle due G maiuscole”.

Gaber - Mi fa male il mondo è un’esplorazione nell’universo creativo, narrativo, etico e letterario di due grandi autori del teatro e della canzone. Per anni Giorgio Gaber e Sandro Luporini hanno radiografato con acume, spietatezza e ironia, ma pure con grande partecipazione emotiva, le mutazioni della nostra società e degli individui che la abitano. Grande affabulatore e artista totale, Gaber ci ha così accompagnato, tra privato e politico, nel cammino zoppicante e incerto verso una società che tenta di combattere contro la dittatura dell’imbecillità, del conformismo e della perenne autoassoluzione. Lo spettacolo vuole ritornare alle radici dell’ispirazione di queste opere in musica, entrando metaforicamente, e a distanza di anni, nello studio/ laboratorio/ pensatoio dove Gaber e Luporini hanno agito e prodotto pensiero per più di quarant’anni.

Ingresso (prevendita esclusa):

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 - Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 - Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

*Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

Vendita on line: www.vivaticket.it

TEMPISTICA CAMPAGNA ABBONAMENTI

Rinnovo dei vecchi abbonamenti da lunedì 22 settembre a mercoledì 8 ottobre 2025

Vendita dei nuovi abbonamenti da giovedì 9 ottobre a lunedì 3 novembre 2025

Vendita biglietti singoli per tutta la stagione di prosa da martedì 4 novembre 2025

I biglietti prenotati dovranno essere ritirati entro e non oltre una settimana prima dello spettacolo

PREZZI

Abbonamento per 12 spettacoli

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 220– ridotto € 205

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 175 – ridotto € 165

II settore galleria, palchi di terza fila: intero €95 - ridotto € 83

Studenti: € 65

Abbonamento per 8 spettacoli

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 170 – ridotto € 160

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 150 – ridotto €140

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 75 - ridotto €67

Studenti: € 45

Biglietti singoli spettacoli

Prevendita: € 2

I detentori dell’abbonamento a 8 spettacoli per gli spettacoli in serata singola potranno acquistare i singoli biglietti alle seguenti tariffe agevolate:

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: € 15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: € 10

II settore galleria, palchi di terza fila: € 7

L’acquisto del pacchetto abbonamento e dei singoli biglietti per la Stagione di Prosa 2025/2026 può avvenire anche tramite Carta del Docente.

Biglietto di cortesia per tutti: € 5

INFO E BIGLIETTERIA

Botteghino Teatro Civico La Spezia (ingresso da Corso Cavour n. 20)

Orari di apertura: da lunedì a sabato ore 9/12.30, il mercoledì anche ore 16/19

Nel periodo della campagna abbonamenti il Botteghino resterà aperto anche il lunedì pomeriggio ore 14.30/17

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Ultimo aggiornamento: 22-08-2025, 08:29