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La Spezia, 19 novembre 2025 – Questa mattina in conferenza stampa è stato presentato dal Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, la dirigente ai Servizi Culturali Rosanna Ghirri, il direttore del Museo Civico “Amedeo Lia” Andrea Marmori e Sara Bruschi, Responsabile del Sistema Bibliotecario Urbano, il calendario delle iniziative per il trentennale del Museo Civico “Amedeo Lia” che saranno realizzate nel corso del prossimo anno.

In occasione del trentennale del Museo Civico “Amedeo Lia”, inaugurato il 3 dicembre 1996 a seguito dell’importante donazione fatta dal collezionista Amedeo Lia, l’Amministrazione Peracchini ha fortemente voluto promuovere il Museo attraverso una straordinaria mostra che pone in dialogo la collezione Lia e la contemporaneità di OZMO e un ripensamento importante degli spazi che coinvolgono l’ingresso del Museo, l’ex Infopoint e parte dell’ambiente della Biblioteca di Storia dell’Arte e Archeologia “Giancarlo Marmori”.

«Il trentennale del Museo Civico “Amedeo Lia” rappresenta non solo un anniversario importante per la nostra Città, ma anche l’occasione per ribadire con forza l’impegno dell’Amministrazione nel promuovere e investire nella cultura come motore di crescita, identità e innovazione. – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Il Museo è un patrimonio straordinario, frutto della generosità di Amedeo Lia e simbolo di una collezione unica nel panorama italiano ed europeo; un luogo in cui la storia dell’arte dialoga da sempre con la nostra comunità.

Per celebrare questo importante traguardo, abbiamo voluto dare vita a un progetto di grande respiro: una mostra eccezionale che mette in relazione i capolavori della collezione con lo sguardo contemporaneo di OZMO, uno degli artisti urbani italiani più riconosciuti a livello internazionale. Un confronto creativo che valorizza il passato, lo rende vivo e ne rinnova il significato attraverso le sensibilità artistiche del presente.

Parallelamente, il trentennale segna anche un momento decisivo di trasformazione del Museo Lia: con “Lia Next” porteremo il museo oltre se stesso, ripensando gli spazi dell’ex Infopoint e della Biblioteca “G. Marmori” per creare luoghi dedicati alla formazione, alla divulgazione, alla tecnologia e alla sperimentazione visiva. Vogliamo un museo capace di parlare alle nuove generazioni, di accogliere pubblici diversi e di essere un punto di riferimento culturale sempre più dinamico, aperto e accessibile.

Gli interventi sull’ingresso, sul bookshop, sugli ambienti immersivi e sui nuovi percorsi educativi testimoniano una visione chiara: investire nella cultura significa investire nella nostra comunità, nella sua capacità di immaginare il futuro a partire dalla bellezza e dal sapere.

Il Museo Lia è uno dei cuori pulsanti della Spezia, e attraverso queste iniziative vogliamo che lo sia ancora di più, rendendolo un luogo vivo, narrante e profondamente connesso alla città e al suo sistema museale. Nel corso del 2026 presenteremo ulteriori appuntamenti e iniziative che arricchiranno il calendario del trentennale, perché la cultura, per noi, non è un evento isolato, ma un impegno costante e una promessa per il futuro.»

 

“Doppi Dialoghi. Capolavori del Museo Lia  Ozmo” (giugno – novembre 2026) è il progetto espositivo pensato dall’artista internazionale OZMO e dal direttore del Museo Lia, Andrea Marmori, per la grande mostra di celebrazione della collezione Lia. OZMO, già artefice di un’opera site specific in un luogo storici della Città, “Ieri oggi domani” all’ingresso dell’ex Ricovero Antiaereo Quintino Sella, torna alla Spezia con un progetto espositivo straordinario, pensato in occasione del trentennale del Lia, che prevede quattro capolavori della collezione permanente posti in dialogo diretto con quattro nuove tele realizzate ad hoc dall’autore, e l’esposizione di altri lavori già in essere di OZMO. Il percorso, disposto a coppie per favorirne il dialogo, mostra un commento di OZMO ai maestri del passato e, al contempo, una rilettura contemporanea delle sale storiche attraverso la presenza delle sue opere.

Il dialogo fra il nucleo storico della collezione civica e la risposta contemporanea di OZMO coinvolgerà l’Autoritratto di Jacopo da Pontormo (c. 1520) con una nuova tela focalizzata sulla ricerca sull’autorappresentazione; la Nascita di Adone di Sebastiano del Piombo (c. 1510) con una nuova tela sul mito e sulla metamorfosi; il dipinto raffigurante “San Martino dona il mantello al povero” attribuito a Raffaello (1505-1510) con una tela in chiave contemporanea; la Testa di Apollo in marmo greco-romana con una nuova tela raffigurante una scultura classica. Il percorso espositivo si arricchisce ulteriormente di altre opere di OZMO, scelte per coerenza tematica e formale.

In occasione della mostra per il trentennale del Lia, il Comune della Spezia acquisirà le 4 tele inedite di OZMO artisticamente realizzate per il Museo Lia che entreranno nel patrimonio civico e nella collezione permanente del Lia, consolidando così un dialogo che intreccia arte Antica e linguaggio urbano-contemporaneo e rafforzando l’identità del Museo come luogo di continuità tra passato e presente.

Lia Next. Il Museo oltre il Museo è la grande scommessa del Lia del 2026: la trasformazione dell’ex Infopoint in un nuovo spazio del Lia, dedicato alla divulgazione, alla formazione e alla sperimentazione visiva. Nato per ampliare le funzioni del Museo e aprirsi a pubblici nuovi e diversi, Lia Next propone percorsi fra arte, tecnologia e didattica, in un ambiente accessibile e immersivo.

Questo progetto coinvolgerà due spazi importanti nel complesso museale e bibliotecario: l’ex Info Point diventerà uno spazio immersivo e un centro di diffusione della conoscenza, mentre la Biblioteca di “Storia dell’Arte e Archeologia “G. Marmori” sarà sede di un polo di educazione e di formazione specifico.

Il nuovo spazio immersivo del Lia, ovvero quello dell’ex Info Point, con un approccio accessibile e contemporaneo, promuoverà nuove modalità di fruizione, attraverso l’uso del digitale e della narrazione immersiva; iniziative speciali come rassegne, incontri divulgativi, mostre tematiche; strumenti digitali per la fruizione da remoto, l’interazione e la documentazione. Lo spazio sarà suddiviso in due ambienti: il primo ambiente sarà configurato come una stanza per accogliere le persone e informarle sui contenuti di Lia Next attraverso un totem dedicato. Il secondo ambiente sarà uno spazio esperienziale a carattere narrativo, emozionale e multisensoriale per coinvolgere il visitatore attraverso il linguaggio visivo e immersivo, oggi riconosciuto come strumento privilegiato di mediazione culturale, capace di attrarre sia il pubblico generalista sia le fasce più giovani. In questo ambiente, saranno previsti infatti ledwall indoor ad alta definizione, uno centrale di oltre 10 mq e altri due laterali di circa 4 mq e 6 mq. L’obiettivo è di trasformare il museo in un luogo vivo e narrante, in grando di accogliere cicli tematici, mostre multimediali, esperienze visive su grandi autori o collezioni civiche, e di rendere accessibile anche il patrimonio non esposto. La sala immersiva diventa così una porta sensibile sul sistema museale spezzino, uno spazio dove arte e tecnologia dialogano, preparando il visitatore a un’esperienza di scoperta attiva.

Una parte della Biblioteca di “Storia dell’Arte e Archeologia “G. Marmori” diventerà un ambiente formativo permanente, in dialogo con il mondo della scuola e della ricerca grazie alla progettazione di percorsi formativi dedicati a studenti, docenti, ricercatori e professionisti del settore culturale con particolare attenzione alla valorizzazione e promozione delle collezioni dei musei spezzini; attività educative per le scuole di ogni ordine e grado, costruite in sinergia con i docenti; proposte inclusive per famiglie, bambini e pubblico generalista; attivazione di collaborazioni con università, accademie e centri di ricerca italiani ed esteri; percorsi di alta formazione, aggiornamento e orientamento professionale. In questa parte della biblioteca, sarà installato un display 85’’ ad alta luminosità, un computer per la gestione dei contenuti e un sistema di videoconferenza.

In questo spirito di rinnovamento, sarà ripensato completamente l’ingresso del Museo Lia: due eleganti lampadari accoglieranno i visitatori, verrà completamente ristrutturato il desk della reception con una reception in legno, cornici a rilievo e immagini delle opere del museo retroilluminate; l’area bookshop sarà completamente rinnovata e saranno sostituite le vetrate nella parte superiori senza oscuranti, per permettere la vista sulla sala 1.

Non solo questo calendario, ma ulteriori iniziative che riguardano il trentennale del Lia saranno presentate nel corso del 2026.

Il Museo Civico “Amedeo Lia”

Amedeo Lia, pugliese naturalizzato spezzino, ha iniziato ad acquistare dipinti ed oggetti d'arte nel secondo dopoguerra. Collezionista d'eccezione, ha prediletto nel suo percorso di ricerche alcune tipologie artistiche e determinati momenti storici: i fondi oro, le tavole dei cosiddetti primitivi hanno rappresentato la sua vera passione e costituiscono a tutt'oggi il capitolo principale del percorso museale. Federico Zeri, da sempre vicino ad Amedeo Lia, considerava la collezione spezzina fra le più prestigiose raccolte europee e mondiali, proprio in virtù della altissima qualità delle tavole due, tre e quattrocentesche. Lia ha comunque rivolto il suo interesse a un campo vastissimo, sia per la cronologia ma anche per la tipologia degli oggetti raccolti. Esistono comunque dei settori ben specifici nell'ambito della raccolta che oggi costituisce il percorso museale, suddiviso secondo le esigenze spaziali dell'edificio, il seicentesco convento di San Francesco di Paola, ed in base alla natura dell'opera d’arte esposta.

La prima sala, già chiesa del complesso conventuale, ospita gli oggetti religiosi, suddivisi a loro volta secondo la tipologia di appartenenza; seguono le miniature, le sculture archeologiche, la pinacoteca, con dipinti dal XIII al XVIII secolo, gli oggetti laici e infine, vero trionfo dei sensi, i dipinti di Natura Morta. Il mercato internazionale, in special modo europeo, ha fornito la possibilità di formare la collezione che, per la massima parte, è stata sempre vissuta quotidianamente da Amedeo Lia e dalla sua famiglia.

La Collezione Lia comprende oltre 1000 opere di grande varietà, dall’epoca classica, al tardoantico, al Medioevo al Rinascimento e all’Età barocca, e per finire al XVIII secolo. Sono conservati ed esposti dipinti, miniature, sculture in bronzo, oreficerie, rame, avorio, legno, vetri, maioliche, oggetti d’arte che documentano il gusto e la cultura dell’arte in particolar modo in Italia e, per le arti applicate, in Europa. Nella Collezione il nucleo dei cosiddetti “primitivi” sono una vera gemma, con oltre settanta tavole di Giotto, Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi, Lippo Memmi, Lippo di Benivieni, Lorenzo di Bicci, Barnaba da Modena, Paolo di Giovanni Fei, il Sassetta; inoltre molte tempere e tele fra cui Vincenzo Foppa, Antonio Vivarini, il Bergognone, un Raffaello giovane, Pontormo, Tiziano, Tintoretto, Sebastiano del Piombo, Giovanni Cariani, Gentile e Giovanni Bellini, Bernardo Bellotto, Canaletto. La raccolta di Nature Morte comprende dipinti di Fede Galizia, Panfilo Nuvolone, Andrea Belvedere, Jan Brueghel il Giovane.

OZMO

Gionata Gesi, in arte OZMO, è appena tornato da New York in cui ha concluso un’installazione sulla facciata dell’Istituto Culturale Italiano prospiciente il Consolato Italiano. Vive attualmente a Parigi ma la sua formazione è nel contesto dell’underground toscano e all’Accademia Italiana di Belle Arti di Firenze. OZMO è un artista italiano che ha segnato il mondo dell’arte urbana e contemporanea con il suo approccio innovativo e multidisciplinare, dalla fine degli anni Novanta inizio anni Duemila. Considerato un pioniere dei Graffiti e della Street Art, il suo lavoro si estende ben oltre queste discipline, combinando pratiche e tecniche diverse, come il disegno, la pittura, i grandi murales e le installazioni con medium e stili eterogenei. Nel corso della sua carriera, OZMO ha realizzato numerosi interventi di wall-painting nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana in Italia e all’estero accreditandosi come uno dei principali esponenti nel mondo dell’arte pubblica monumentale ben oltre i confini europei. OZMO è presente nella prestigiosa Enciclopedia Nazionale Italiana Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/ozmo

 

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Ultimo aggiornamento: 20-11-2025, 08:15